ATTIVITA’ FISICA IN GRAVIDANZA: UN BENE O UN MALE?
Nel meraviglioso ma oltre modo impegnativo periodo di gestazione il corpo della donna subisce delle importanti modificazioni visibili ed invisibili.
Il peso corporeo aumenta in massa grassa e liquidi, il sistema cardio polmonare deve lavorare molto di più per sostenere il metabolismo fetale, lo scheletro ed i muscoli si adattano per creare l’ambiente più confortevole al bambino.
Tutto ciò, è di per sé in natura, un meccanismo perfettamente funzionante, ma potrebbe essere sostenuto dalla volontà della mamma già prima dell’ avvento della gravidanza, mantenendo uno stile di vita sano, ovvero attivo.
Le principali trasformazioni fisiche della donna in gestazione sono l’aumento della lordosi lombare causata dall’accorciamento della muscolatura posteriore, per cui per prevenire fastidiosi dolori di schiena che tendono ad aumentare con l’aumento di peso corporeo, una cosa da non trascurare affatto è l’allungamento dei muscoli sofferenti.
L’aumento della cifosi dorsale a causa del seno, porta all’assunzione di un atteggiamento in chiusura delle spalle; per questo è indicato allungare i muscoli pettorali e rinforzare gli extrarotatori dell’omero per riportare l’equilibrio posturale.
Una problematica che affligge l’85% delle mamme in gravidanza, è la diastesi addominale, ovvero la separazione dei muscoli retti dell’addome. Il solo modo di ricorrere ai ripari è prevenire in precedenza, mantenendo un buon tono addominale e dei muscoli pelvici.
L’aumento di liquidi corporei sistemici e anche a livello dei polsi può determinare l’insorgenza della sindrome del tunnel carpale a causa della compressione del nervo mediano, per cui è bene mantenersi ben idratate e non prendere troppo peso (non superare i 12/13 kg in gravidanza).
Non solo lo svolgimento di una sana attività motoria aiuta a prevenire e controllare queste problematiche ma ne sostiene altre importantissime come la riduzione delle complicazioni durante il parto e le minori lacerazioni, per la migliorata capacità dei tessuti corporei di sostenere lo sforzo; aiuta a sostenere con minor difficoltà le ore di travaglio; abbassando il livelli di massa grassa viscerale combatte l’obesità addominale con conseguente riduzione della minaccia di aborti spontanei.
L’alimentazione della mamma ha una grande influenza sulla futura composizione corporea del bimbo, perché la formazione delle cellule adipose viene ad essere determinata, in maggior misura, durante gli ultimi 3 mesi di gravidanza.
Il numero di adipociti triplica entro il primo anno di vita e cresce fino ai 10 anni.
Ecco perché un incremento di peso della mamma oltre i 20 kg influenza il suo aumento di pliche adipose, che lo porterà con grande facilità a contrarre patologie cardiovascolari.
L’alimentazione della mamma dovrebbe prevedere il giusto apporto di grassi essenziali omega 3 ed omega 6, carboidrati a basso indice glicemico (cereali integrali), ferro, acido folico, fibre che favoriscano il transito intestinale, fonti proteiche varie, evitando grassi saturi, cibi confezionati, cibi crudi.
La gravidanza è un progetto e la salute della madre determina la futura salute del nascituro, ecco perché l’attività fisica precedente al concepimento ha molta più rilevanza rispetto alla mera ginnastica pre parto, che potrà solo aiutare a mantenere le qualità allenate in precedenza.
Detto ciò, mi rivolgo a tutte le donne che desiderano un figlio e a tutte le mamma che già hanno la fortuna di portarlo in grembo: “Non aspettate l’arrivo della splendida notizia, prendetevi cura del vostro corpo da subito, vi prenderete indirettamente cura della salute di vostro figlio“.
Margherita Barbi
Resp. Tecnica SHAKE Medical & Fitness
www.shakebologna.it